Un giorno, forse, ti perdonerò. Per aver alternato a un ritmo folle gli ingressi e le uscite dal mio universo mondo. Per aver sbattuto porte senza ragioni, per avermi offeso. Per aver trovato pretesti sempre più stravaganti per segnare la distanza e per averli smontati con leggerezza dopo averli usati come terribili armi da rappresaglia. […]
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