
Che tenerezza i parapiddini quando parlano di Berlusconi. Gli riconoscono moderazione, saggezza, misura. Ospitano i suoi epigoni nelle loro trasmissioni di approfondimento con atteggiamento deferente e ossequioso. Se la intendono nel disprezzare i gialloverdi, nello schernire i cinquestelle, nel riconoscere i tratti dittatoriali di Salvini. In piazza auspicano che il Cavaliere rientri nel prossimo governo, per dargli un taglio meno sovranista. Sui social rivalutano la Carfagna, ne pubblicano gli interventi in parlamento.
Hanno dimenticato che fino a pochi anni fa la consideravano la pompinara del capo. Che il braccio destro di Berlusconi è in galera per mafia, che Ruby, per il parlamento italiano, fu nipote di Mubarak.
Certo, ora che ci hanno flirtato governandoci assieme, che ci hanno fatto il patto del Nazareno, l’hanno ammantato della loro grazia, l’hanno benedetto. E questo ha fatto sì che su tante cose calasse l’oblio.
È brava gente, dalla memoria corta.