
Il serbo, ieri, era fiacco, lo si vedeva fin dal principio. Tanto da far vincere il crucco. Lo si è capito quando gli ha regalato il primo set con un paio di colpi da principiante. Quando è al top, non sbaglia, neanche palle impossibili. Non lascia scampo, è un rapace. Anche a tre quarti di condizione fa fuori tutti, o quasi. Ieri pareva voler favorire il ragazzo biondo, alto più di quanto non ci si aspetti. Due metri e non sentirli. Fino a qualche tempo fa, nelle occasioni più importanti, Sascha falliva. Ma adesso che ha imbarcato nel team il grande Lendl, uno dei più numeri uno che ricordi, le cose sembrano essere cambiate. Ha vinto, convinto, perfino divertito in qualche fase del match. Quando ha fatto incursioni sotto rete più o meno improvvisate e tirato dal cilindro qualche buona volée. Simpatico il siparietto finale, quando ci ha tenuto, anche dilungandosi un po’, a riprendere il discorso che gli avevano precocemente interrotto per ringraziare il pubblico con cui si era pizzicato il giorno prima. Vai Sascha, vediamo se riesci a dar torto ai tanti tuoi detrattori!